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Videotestimonianze dei partigiani

A favore della ricerca e della conoscenza della nostra Verona, presentiamo un file, cedutoci da Aned, contenente le biografie dei deportati ai quali sono state intitolate alcune vie in città.

https://www.ivres.it/images/pdf/VieDeportatiVerona.pdf


Videotestimonianze realizzate da Gianluigi Miele a partigiani e membri della Resistenza veronese

Ivres, nell'ambito di un accordo con Associazione Documenta memoria immagine e territorio e Istituto veronese per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea, pubblica l'elenco e i trailer delle videointerviste ai partigiani e ai membri della Resistenza veronese realizzate da Gianluigi Miele.

Le interviste sono visionabili presso l'Istituto veronese per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea, via Cantarane 26, Verona - Tel. 045-8006427 - Email iQuesto indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - http://www.ivrr.it/

 

Agostino Barbieri

Agostino Barbieri Fuoco (Isola della Scala, 1915 - Desenzano, 2006). Intervista di M. Zangarini, E. Mondino e G. Miele Febbraio 2005. Agostino Barbieri partecipò con il grado di tenente alla campagna di Russia. Al ritorno entrò nella missione RYE come responsabile della bassa veronese. Fu arrestato dalle brigate nere e mandato nel campo di Mauthausen dove stringerà amicizia con Pietro Caleffi che diverrà poi vicepresidente del Senato della Repubblica. Nel breve brano che segue racconta i compiti della missione RYE a Verona. L'intervista completa ha durata di 1h e 10'.


Vittore Bocchetta 

Vittore Bocchetta (Sassari, 1918). Bocchetta racconta in questo filmato i primi giorni della Resistenza veronese dopo l'8 settembre 1943.


Ida Bonafini 

Ida Bonafini (S. Zeno di Montagna). Ida Bonafini nel 1944 abitava a Pra Bestemà. Fu catturata e imprigionata a Verona nel rastrellamento compiuto dai nazifascisti al 27 e 28 Ottobre del 1944. Qui racconta del rastrellamento e del trasferimento nel carcere. L'intervista completa ha durata di 18'. 


 

Riccardo Bonafini

Riccardo Bonafini ha allevato mucche ed ha esercitato il mestiere di casaro. Riferisce del rastrellamento da parte dei nazifascisti, subito dalla contrada di Pra Bestemà (San Zeno di Montagna) il 27- 28 Ottobre del 1944.


 

Aurelio Brusco  

Aurelio Brusco - Barabba (19 Agosto 2013). Ferroviere già attivo nella Resistenza, fuggì in montagna ed entrò nelle file della Brigata Pasubio guidata da Giuseppe Marozin. Partecipò a molte azioni. Qui racconta l'inizio della sua esperienza come partigiano. E' stato vicepresidente dell'ANPI veronese. L'intervista completa ha durata di 12'.


 

Gianna Castelletti  

Gianna Castelletti (Ferrara di Monte Baldo). La sua famiglia per volere della madre Pina accolse e nascose nell'inverno del '44 i partigiani della Brigata Avesani, in cerca di rifugio, prima nella abitazione alla Valle dell'Orsa nel comune di Ferrara di Monte Baldo, dove la famiglia Castelletti viveva, e poi in una grotta poco distante dalla loro abitazione, continuando a fornire loro alimenti e vestiario. Qui racconta la esecuzione del Podestà Fascista di Ferrara Reggiani avvenuta nella casa dove Gianna Castelletti visse dopo la guerra.


 

Teresa Dal Cero  

Teresa Dal Cero (Montecchia di Crosara, 1930). Fu testimone e vittima della rappresaglia nazifascista che devastò Montecchia di Crosara il 3 settembre del '44. In questo intervento ci racconta i fatti a cui assistette. L'Intervista è stata realizzata con gli alunni dell'Istituto "Turco-Cappeletti" di Colognola ai Colli.


 

Cesare Dalla Riva  

Cesare Dalla Riva Oriano (Valli del Pasubio - Vicenza). Intervista di G. Miele del febbraio del 2006. Cesare Dalla Riva fu uno dei sei partigiani della Divisione Garemi che il 14 luglio del '44 furono inviati sul Monte Baldo per organizzare la Resistenza. I partigiani trovarono sul Baldo giovani sbandati che in parte si organizzarono in pattuglie con il compito di presidiare le diverse zone del territori. A Oriano fu affidata la difficile zona del lago. In questo intervento racconta l'arrivo dei partigiani vicentini sul Baldo. L'intervista completa ha durata di 17'.


 

Gianfranco De Bosio  

Gianfranco De Bosio (Verona, 16 settembre 1924). Gianfranco De Bosio, celebre regista teatrale e cinematografico, partecipò prima alla Resistenza nell'Università di Padova e poi fu inviato dal CLNV a Verona come membro del CLN provinciale in rappresentanza della Democrazia Cristiana. Partecipò quindi come esponente di primo piano alla lotta di liberazione veronese. In questo stralcio di intervista racconta il suo arrivo a Verona e l'ambiente politico che trovò. L'intervista completa ha durata di 1h 40' 00".


Alda Fasoli  

Alda Fasoli (Pescantina). Intervista di G. Miele e F. Confente del gennaio 2012. Nel maggio del '45 iniziarono a giungere in Itala i deportati in Germania. Fu costituito un Centro Accoglienza Reduci che operò inizialmente con volontari aiutati dalla popolazione. Alda Fasoli svolse il ruolo di coordinatrice degli aiuti. Nell'intervento racconta brevemente come organizzò i primi soccorsi nel flusso imponente di prigionieri che arrivarono alla stazione di Balconi di Pescantina in quei mesi. L'intervista completa ha durata di 28'.


 

Luigina Fumaneri  

Luigina Fumaneri (Pescantina). Luigina Fumaneri partecipò con altre giovani all'accoglienza dei deportati che provenivano col treno dal Brennero e che dovevano fermarsi alla stazione di Pescantina perchè il ponte ferroviario di Parona era stato distrutto. All'accoglimento dei reduci diede un forte impulso la locale parrocchia e le associazioni cattoliche. A Balconi di Pescantina presso la stazione si formò un campo per l'accoglienza e il trasferimento a destinazione degli ex deportati in arrivo dalla Germania. La Fumaneri racconta nella breve intervista, come nacque l'idea di prestare il primo soccorso ai prigionieri liberati. L'intervista completa ha durata di 30'.


 

Lucia Leporati  

Lucia Leporati (Caprino Veronese, località Gaon). All'età di 14 anni teneva i collegamenti e riforniva di viveri i giovani nascosti in montagna per sfuggire ai nazifascisti. Tra questi vi erano i suoi tre fratelli. Quando i giovani ribelli si unirono ai partigiani nell'aprile del 1945 Lucia, insieme ad altre donne, portò loro le armi che avevano nascosto. Nel breve intervento Lucia racconta i fatti che ha conosciuto direttamente.


 

Dorina Marangoni  

Dorina Marangoni (Vilmezzano, 1924). Intervista di G. Miele e degli alunni della Scuola primaria "Primigi" di Pazzon, Caprino Vernese nel marzo 2012. Nel rastrellamento del 28 gennaio del '45 Luigi Marangoni, marito di Dorina, venne arrestato e portato con gli altri prigionieri ad Avesa (VR). Tentò di fuggire ma fu ucciso. Dorina, allora ventenne, cercò di recuperarne il corpo per dagli sepoltura, ma fu ostacolata dalle autorità tedesche che forse temevano una reazione popolare durante la cerimonia funebre. Dopo innumerevoli peripezie i funerali, fortemente voluti anche dal parroco del paese, avvennero nonostante la contrarietà dei tedeschi. Dorina in questa intervista, svolta dalla scuola primaria Primigi di Pazzon, racconta la storia del rastrellamento e della ricerca del corpo del marito.


 

Assuero Martini  

Assuero Martini (Vilmezzano). Intervista di G. Miele, delle maestre e degli allievi della scuola Primaria di Pazzon, Caprino veronse. Marzo 2012. Assuero Martini era un partigiano della Brigata Avesani che normalmente non viveva in montagna ma collaborava con la Resistenza rimanendo nel paese e continuando la vita di contadino. Nella retata del 27 gennaio del '45, vittima di una delazione, venne catturato dai nazifascisti e portato prima nel presidio tedesco di Avesa e poi al Palazzo INA dove venne torturato. Uscì dal carcere solo all'arrivo delle truppe alleate.


Berto Perotti  

Berto Perotti (Verona, 1911-1924). Berto Perotti è uno dei primi antifascisti veronesi. Schedato dalla polizia già nel 1937 fu espulso dall'insegnamento per le sue posizioni antifasciste. Tentò di espatriare per trovare lavoro ma non riuscì ad ottenere il passaporto se non verso la Germania dove abitò dal 1937 al 1943 a Dusseldorf. Qui insegnò lingua e letteratura italiana e dovette assistere agli orrori della dittatura nazista come il pogrom denominato "La notte dei cristalli" nel novembre del 1938. Frequentò l'ambiente intellettuale antinazista e strinse amicizia sopratutto con lo scultore e pittore Otto Pankok con cui manterrà i rapporti anche dopo la guerra. Rientrato in Italia dopo il luglio del '43 partecipò aila costruzione dei primi focolai di resistenza in città. Catturato, fu spedito nel carcere di Bolzano dove rimase fino alla liberazione. Divenne insegnante di tedesco prima all'Istituto Ferraris e poi all'Università di Verona. Fu assessore all'assistenza nella prima giunta comunale del dopoguerra. Scrisse molte pubblicazioni sulla Resistenza e anche raccolte di poesie.


 

Gino Piubello 

Gino Piubello Lorenzo (Verona). Gino Piubello entrò nella Resistenza dopo l'otto settembre del '43. Inizialmente ha combattuto nella Divisione Pasubio agli ordini di Marozin. Dopo il rastrellamento del settembre del '44, che massacrò e disperse i partigiani, Piubello si unì ai combattenti della Brigata Aquila. In questo breve intervento racconta il rastrellamento nazifascista dell'8 settembre. L'intervista completa ha durata di 42'.


 

Anna Pozzani  

Anna Pozzani Ugolini - Katia (Caprino Veronese). Anna Pozzani, maestra, divenne staffetta partigiana del battaglione Aquila comandato da Tarcisio Benetti e Vittorio Ugolini. Qui racconta dell'ultima missione che compì, portando alle formazioni del Baldo l'avviso dell'insurrezione del 25 aprile e il conseguente ordine di attaccare i tedeschi e di liberare i paesi della zona. L'intervista completa ha durata di 1 08' 00".


 

Lucia Prandini  

Lucia Prandini con la sua famiglia nascose parte delle scorte di viveri della Brigata Avesani e aiutò i partigiani pulendo la loro biancheria e cucinando per loro. In particolare si prese cura del partigiano francese con il nome di battaglia di Pantagruel, rimasto con i piedi congelati e poi in cancrena, a causa di una fuga senza scarpe nella neve. durante un improvviso rastrellamento. Nel breve intervento Lucia ci racconta le vicissitudini di Pantagruel e l'aiuto che lei bambina prestò al giovane partigiano. L'intervista completa ha durata di 20'. 


 

Bortolo Schena  

Bortolo Schena (S. Zeno di Montagna). Entrò a far parte della Brigata Avesani nell'estate del '44. Essendo il barbiere del paese conosceva i movimenti dei fascisti e in particolar modo del commissario prefettizio di S. Zeno di M. Alberto Fontana, ucciso il 7 ottobre del '44 dai partigiani dell'Avesani guidati da Gianni Marini che sparò, secondo la testimonianza di Schena, all'esponente fascista. Per tendere l'agguato i partigiani si erano nascosti nel negozio del barbiere che dava sulla strada. Quando il Fontana uscì dal comune per avviarsi verso il centro del paese, un giovane avvisò i partigiani che uscirono dal negozio e dopo un breve battibecco con l'esponente fascista lo uccisero. Nel brano dell'intervista Bortolo Schena racconta l'episodio.


 

Gino Spiazzi 

Gino Spiazzi (Verona, 1924 - 2014). Gino Spiazzi, partigiano nella brigata Pierobon, a 19 anni fu deportato in Germania nel campo di Flossenbürg, con il numero di matricola 43.805. Riuscì a sopravvivere grazie alla sua forza d'animo e alle competenza tecniche che i tedeschi intendevano utilizzare. Riuscì a sfuggire all'incendio del campo attuato dai nazisti all'arrivo delle truppe alleate. Al ritorno in Italia nel '45 dedicò le sue energie alla trasmissione della memoria ai giovani degli orrori del nazismo,. Fu presidente dell'ANED di Verona. Nella breve intervista che segue racconta alcuni aspetti della vita nel campo di Flossenbürg.


Luigi Spinelli  

Luigi Spinelli Gigio (Verona, 1925). Luigi Spinelli, operaio dell'officina ferroviaria di Verona, aderì alla Brigata Pasubio. Una spiata lo fece arrestare assieme ad altri 11 operai il 12 giugno del '44. Mentre il gruppo dei lavoratori stava sotto scorta, per essere portato in Stazione di Porta Nuova e poi in Germania, le brigate nere uccisero Nereo Toffaletti che cercava la fuga. Spinelli venne portato in un campo di lavoro vicino a Monaco dove rimase prigioniero fino alla liberazione.


 

Antonia Stocchero  

Antonia Stocchero - Laura (Ferrara di Monte Baldo). Staffetta Partigiana della Brigata Avesani, Antonia Stocchero apparteneva ad una famiglia di allevatori. A loro si rivolsero i sei partigiani inviati dalla Divisione Garemi per organizzare la resistenza sul Baldo. Qui Antonia racconta del primo incontro tra la sua famiglia e i partigiani avvenuto in località Pravazzar sul monte Baldo e dell'attività di staffetta compiuta da lei e dalla sorella. L'intervista completa ha durata di 27'.


 

Cesarina Straparava  

Cesarina Strapparava (Montecchia di Crosara, 1920). Intervista di G. Miele e degli alunni dell'Istituto "Turco - Capelletti" di Colognola ai Colli (VR), marzo 2012. Fu testimone e vittima della rappresaglia nazifascista che devastò Montecchia di Crosara il 3 settembre del '44. In questo intervento ci racconta i fatti a cui assistette. L'intervista è stata realizzata con gli alunni dell'Istituto "Turco - Cappeletti" di Colognola ai colli.


Luisa Tagliapietra  

Luigia Tagliapietra aderì alla Resistenza con la Divisione Pasubio. Ospitò i partigiani e fu staffetta e per questo venne incarcerata e torturata. Nella breve intervista racconta la liberazione della figlia di Giuseppe Marozin catturata nei mesi precedenti dai nazifscisti. L'intervista completa ha durata di 8'. 


Aldo Tinelli  

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Aldo Tinelli (Caprino Veronese, località Gaon). Assistette al rastrellamento di Vilmezzano, Gon, Rubiana, frazioni del comune di Caprino, del 27 ed il 28 gen­naio 1945 dove persero la vita tre persone e furono catturati molti giovani che vennero imprigionati nelle carceri veronesi. Qui Tinelli, all'epoca ragazzo, racconta quanto vide quella notte.


Battista Trentin  

Battista Trentin (S. Zeno di Montagna, 1926-2015). Battista Trentini ha sempre lavorato nelle malghe del Baldo. Durante il rastrellamento avvenuto nelle contrade di Villanova e Borno compiuto dai nazifascisti, fu scambiato per partigiano, catturato e incarcerato nell'edificio adiacente al Teatro Romano a Verona, venne torturato e poi spedito nel lager di Mauthausen. Successivamente fu adibito a lavori esterni al campo fino alla liberazione. Nel brano di intervista racconta la cattura e la detenzione in Germania.


Vittorio Ugolini  

Intervista RAI inserita nella pagina a titolo di nota informativa

Vittorio Ugolini (Fumane, 1921-1981). Medaglia d'argento al valor militare, Commissario Politico della Brigata Aquila che operava nella Lessinia occidentale, partecipò il 17 luglio 1994 all'assalto al carcere agli Scalzi e alla liberazione del sindacalista Giovanni Roveda. Nell'assalto persero la vita Lorenzo Fava e Danilo Preto a cui fu conferita la Medaglia d'Oro al Valor Militare. Gli altri componenti del gruppo furono Aldo Petacchi, Berto Zampieri, ed Emilio Moretto furono tutti decorati con medaglia d'argento. Vittorio Ugolini partecipò alla liberazione di Fumane il 27 aprile del '45. Nella breve Intervista Rai effettuata nel 1976, Ugolini racconta come avvenne la liberazione di Roveda.


Renzo Zorzi  

Renzo Zorzi, scrittore e intellettuale veronese, partigiano aderente alla formazione di "Giustizia e Libertà" racconta dell'amicizia che lo legò al Prof. Egidio Meneghetti, presidente del CLNV. L'intervista completa ha durata di 17 '.


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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